Vigevano
Fiore all’ occhiello della Lomellina, zona pianeggiante delimitata dai fiumi Po, Ticino e Sesia, Vigevano è un importante centro calzaturiero. Da vedere la Piazza Ducale è una delle più belle piazze d´Italia, ideata dal Bramante, fu fatta costruire a partire dal 1492 dal duca Ludovico il Moro, come anticamera al castello.
Uno dei primi esempi di piazza rinascimentale concepita come opera architettonica unitaria. La Torre del Bramante costruita a più riprese nel punto più alto della città; infatti la sua costruzione iniziò nel 1198 e continuò sino alla fine del Quattrocento, quando venne ultimata dal Bramante.
Offre dalle sue merlature una panoramica completa sulla piazza, sul castello e sull´intera città.Il Museo del Tesoro del Duomo presso la Chiesa Cattedrale è costituito in massima parte dai lasciti del duca Francesco Il Sforza, conserva preziosi coralli, messali e codici miniati alla fine del Quattrocento, un preziosissimo reliquiario in argento dorato attribuito alla scuola orafa lombarda del 1500 e calici, coppe, ostensori e reliquiari di varie epoche e stili. Inoltre vi sono esposti arazzi fiamminghi, stendardi delle confraternite cittadine ed un paramentale cinquecentesco, ricamato in oro zecchino e usato a Monza nel 1805 per incoronare Napoleone Bonaparte. Il Museo della Calzatura è unico nel suo genere in tutta Italia, è completamente dedicato alla storia e alla evoluzione della scarpa come indumento e oggetto di design.
Collocato nelle ex scuderie ducali del Castello, il museo è diviso in tre sezioni: la sezione delle curiosità che raccoglie gli strumenti del ciabattino, scarpe curiose e brevetti particolari; la sezione storica con esempi di scarpe appartenute a personaggi famosi; e, infine, la sezione etnografica che espone calzature in uso presso i popoli di tutto il mondo.
Gambolò
Gambolò si trova nella Lomellina orientale, sul lt Terdoppio, non lontano dalla riva destra del Ticino. Da vedere Castello Litta fortificato intorno all’anno 1000 Il castello presenta i caratteri essenziali delle rocche visconteo – sforzesche con pianta quadrilatero/trapezoidale e torri sia nei “cantoni“ che al centro. Da ogni lato i muri di cinta, lungo cui si snodavano i cammini di ronda, erano completati da merli ghibellini.La basilica romanica di Sant’Eusebio si dice sia sorta sui ruderi di un tempio dedicato a Minerva che franò nel X sec. e la prepositurale di S. Gaudenzio, con facciata tipicamente lombardesca. La sua architettura ripropone il modello della basilica di Santa Maria Maggiore di Lomello con gli archetti binati, le lesene, la strombatura e la collocazione delle finestre. All’interno si trova la cappella gentilizia delle famiglia Litta – Visconti – Arese, con sculture canoveggianti, tele dell’Appiani e del Canevari ed affreschi del Sottocornola e del Gambini. La chiesa della Madonna del Terdoppio si trova ai margini del centro abitato sulla strada che dal capoluogo collega le frazioni Remondò e Garbana. Notizie di una cappella dedicata alla Vergine Addolorata, detta anche “Madonna del Terdoppio“, particolarmente cara ai gambolesi.
Pavia
Pavia è una delle province della Lombardia, è situata nella parte bassa della Pianura Padana e si trova vicino alla confluenza del Ticino nel Po. Da Vedere: Ponte Coperto: collega il centro storico di Pavia al quartiere del Borgo Ticino. L’attuale costruzione, inaugurata nel 1951 dall’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi è in realtà il rifacimento di un preesistente ponte medievale che fu gravemente danneggiato durante i bombardamenti del 1944 e abbattuto nel dopoguerra (1949). L’odierna costruzione è a 5 arcate ed è lunga 182 metri.
A Pavia da vedere anche il Duomo, le chiese romaniche di San Michele e di San Pietro in Ciel d’Oro e il castello Visconteo risalente al 1360.
Certosa di Pavia
Sorge a circa 8 km da Pavia ed è stata eretta per volere di Gian Galeazzo Visconti, primo Duca di Milano. La sua costruzione fu iniziata nel 1396 e si concluse solo nel 1542, a causa di numerosi ritocchi e modifiche. La Chiesa rappresenta un singolare connubio di elementi gotici e rinascimentali tra guglie, archi e trafori. L’interno è a tre navate divise da pilastri e fiancheggiate da 14 cappelle laterali. Il convento dei monaci si articola intorno ai 2 chiostri: su quello grande si affacciano le 23 celle nelle quali i monaci si dedicano al lavoro manuale, alle Sacre Scritture e alla meditazione. Nel chiostro piccolo si concentrano gli elementi di vita in comune ed è collegato con la Chiesa.
Oltrepò
Vasta area in cui si distinguono una fascia pianeggiante –il cui centro più importante è Voghera – una zona collinare e una montana. Da ricordare Salice Terme, rinomata stazione termale e Varzi, con il suo incantevole borgo di impronta medievale.
Gastronomia e vini
Il piatto tradizionale della cucina pavese è la zuppa alla pavese, brodo bollente con uova e crostini; molto diffuse anche le rane fritte o in guazzetto (in intingolo) e le lumache (cucinate con aglio e prezzemolo); ottimi anche i salumi (cotechini, mortadella di fegato, da citare il salame di Varzi), il Salane d’Oca di Mortara e i Fagioli Borlotto di Gambolò Da non dimenticare i pesci di Po e Ticino: carpe, lucci, tinche, pesci persici. Tra i vini ricordiamo i Vini D.O.C. dell’Oltrepò Pavese come il Barbera, Cortese, Bonarda, Buttafuoco, Sangue di Giuda.